domenica 12 settembre 2021
Il primo passo
martedì 24 agosto 2021
Sognare insieme
"Se si sogna da soli, è solo un sogno. Se si sogna insieme, è la realtà che comincia", recita un proverbio africano.
L'idea, appena abbozzata ma già convinta, di risolvere i problemi della politica sostituendo il sorteggio alle elezioni mi è venuta più di dieci anni fa dopo aver letto sul libro delle elementari di mia figlia un trafiletto sulla Bulé nell'antica Grecia. L'ho subito pubblicizzata su un apposito blog. Sono poi andato per altre strade, cercando di cambiare qualcosa "militando" in una specie di movimento presto disciolto. Lì ho però incontrato Maila Nosiglia, insegnante, regista e autrice teatrale, anche lei stanca dell'inconcludenza della politica abituale e a sua volta convinta della bontà del sorteggio. C'è voluto qualche anno di ulteriori esperienze politiche, studio e confronto, per approdare alfine a questo blog e al saggio che raccoglie il risultato del nostro lavoro: "Democrazia davvero".
Strada facendo ci siamo imbattuti (per via libraria, a cominciare da David Van Reybrouck) in altre persone che condividevano il progetto dell'abolizione del sistema elettorale, dando maggiore realtà al nostro sogno.
Oggi scopriamo un ulteriore compagno di strada, Alessandro Vignozzi, che lui pure lavora da dieci anni all'idea, e geograficamente a pochissima distanza da noi (lui a Firenze, noi a Livorno). Come noi, ha raccolto in un saggio di circa 200 pagine le sue riflessioni e la sua proposta, arrivando per diversa via alla nostra stessa convinzione (la copertina l'avete vista in apertura del post. Il libro è in vendita su Amazon). Ci differenziano le modalità attraverso le quali pervenire al risultato del cambiamento. Vignozzi in pratica (seppur con maggiore cognizione di causa e opportune nonché rigorose regole di metodo e di strategia) invita a percorrere la strada del "partito di scopo" destinato a sciogliersi una volta raggiunto il risultato. A me sembra che la strada presenti diverse criticità, ma certo non maggiori di quella indicata nel nostro progetto, e forse con qualche probabilità in più di riuscire a coinvolgere persone e far trovare più rapidamente gambe alla proposta. Trovare un altro viaggiatore che percorre il nostro stesso cammino ci conferma nella certezza che saranno sempre di più, a ogni anno che passa, quelli che sceglieranno di sognare il nostro sogno. Perché, almeno al momento, non ci sono altre strade percorribili e altre vie d'uscita dai sempre più disgustosi e inconcludenti esiti del sistema governato dalle Aristocrazie Elettorali.
Marcello Toninelli
venerdì 16 aprile 2021
La democrazia delle opinioni e quella dei bisogni
sabato 13 febbraio 2021
Come funziona l'Aristocrazia Elettorale
venerdì 5 febbraio 2021
Draghi e murene
giovedì 15 ottobre 2020
Cambiamo sistema
domenica 4 ottobre 2020
E' la stampa, bellezza!
Leonardis già nel 2016 aveva rilevato Il Centro di Pescara da Gedi (all’epoca ancora in mano alla famiglia De Benedetti), per poi cederlo a sua volta nel 2019. Quanto basta per mettere in agitazione i giornalisti delle testate interessate il cui sindacato ha dichiarato diverse giornate di sciopero per il timore che il passaggio “a compratori estranei al mondo dei quotidiani" possa “disperdere un patrimonio editoriale radicato nei territori di riferimento. L’operazione in corso è particolarmente grave, nelle dinamiche e negli effetti, perché porterà alla distruzione dell’esperienza che da più di 40 anni rappresenta Finegil: un’informazione locale libera e indipendente legata a un grande gruppo editoriale”, si legge nel primo comunicato dei giornalisti rilasciato ieri. Questo ha garantito giornali di qualità in decine di province italiane. E’ evidente che l’intenzione, se confermata, di vendita a editori che mai hanno fatto questo mestiere, distrugge questo modello e indebolisce l’intero sistema informativo italiano”.
Siamo dunque umanamente dispiaciuti per tutti i collaboratori e collaboratrici di quelle testate che, in conseguenza di queste cessioni, dovessero trovarsi, con le loro famiglie, in situazioni di disagio economico, ma per favore risparmiamo le geremiadi sui giornali "liberi e indipendenti". In Italia ce ne sono pochissimi, e non è certo il caso delle testate locali della Gedi dove i giornalisti hanno sempre aderito, per convinzione o convenienza, alla linea dettata da un editore tutt'altro che "puro", sia quando lo era De Benedetti che quando lo è diventato la famiglia Agnelli. Di certa "libera stampa" facciamo volentieri a meno.
Referendum... meglio che niente!
Fra qualche giorno si terranno le votazioni per cinque quesiti referendari. Nel sistema prettamente oligarchico gestito dalle Aristocrazie E...
-
Fra qualche giorno si terranno le votazioni per cinque quesiti referendari. Nel sistema prettamente oligarchico gestito dalle Aristocrazie E...
-
"Se si sogna da soli, è solo un sogno. Se si sogna insieme, è la realtà che comincia", recita un proverbio africano. L'idea, a...
-
Presidenti della Repubblica e del Consiglio dei ministri, ministri, "Governatori" delle regioni, sindaci... a chi servono? Ce...