Lo spettacolo teatrale





Personaggi in ordine di entrata

Una cittadina
Il Venditore di Fumo






Cittadina : Ehilà, signore... mi può dare una indicazione, per favore?
Venditore: Una indicazione? Certo, anche se ho molta fretta... devo tornare a casa.
Cittadina: Ah, torna a casa dopo il lavoro?
Venditore: Sì, sì, dopo il lavoro... ma vado molto lontano... devo tornare in Toscana, sa?
Cittadina: Ah, e... mi scusi... ma ogni quanto torna a casa?
Venditore: Ogni settimana.
Cittadina: Ogni settimana fa Roma... ?
Venditore: Sì, Roma-Livorno. Perché?
Cittadina: Beh, è un bel viaggetto... pover'uomo. Lei è un pendolare. È dura la vita del pendolare, eh. Già, lo vedo... quella valigetta. È la valigetta dei pendolari... come si chiama? Già, che sciocca... valigetta.
Venditore: No, si chiama trolley.
Cittadina: Beh... è uguale! Valigetta... trolley...
Venditore: No, non è uguale... valigetta sa di migrante! Trolley è più fine... più elegante.
Cittadina: Ah sì, può darsi... ma comunque lei è un pendolare e come tutti i pendolari non ha da stare allegro...
Venditore: Ma no, signora, non è proprio così... , io prendo l'aereo, in poco tempo sono a casa!
Cittadina: L'aereo? Ah, ma allora chissà quanto spenderà in capo a un mese! Ah, ma forse lei guadagna bene... ora, io pensavo fosse un pendolare come mio marito, che tutte le mattine prende il treno alle quattro per andare sul posto di lavoro...
Venditore: No, signora, non è così... già... io prendo l'aereo e poi, in confidenza... non lo pago neanche!
Cittadina: Non lo paga? E come fa?
Venditore: Beh, sa, è per il lavoro che faccio. Io sono un deputato della Repubblica!
Cittadina: Deputato? Di quale Repubblica?
Venditore: Di questa Repubblica, che diamine!
Cittadina: Ah, un deputato della Repubblica ? Ma cosa significa, scusi? Voglio dire... che tipo di lavoro è?
Venditore: Ma scusi, signora, ma lei non sa... ma in quale mondo vive? (ironico)
Cittadina: Eh, sì, io vengo da un altro mondo... vengo dalla Repubblica Y.
Venditore: Quindi lei non sa che ci sono i deputati? Qui da noi, nella nostra Repubblica, i deputati, come i senatori del resto, sono i rappresentanti del popolo, quelli che fanno le leggi e che alle volte esprimono anche i ministri o il Presidente del Consiglio.
Cittadina: Ministri? Presidente del Consiglio? Vuol dire che qualche cittadino ha più poteri degli altri? E vi pagano? E quanto dura questo lavoro?
Venditore: Certo! C'è una scala di potere. Noi deputati e senatori già siamo in buona posizione, ma sopra di noi stanno i Ministri, il Presidente del Consiglio con il Capo dello Stato e poi i deputati europei, il Consiglio Europeo e su su fino ai Grandi della Terra.
Cittadina: E tutti con lauti stipendi?! Ma dove li trovate tutti quei soldi? E... mi dica, chi sono i Grandi della Terra?
Venditore: Beh, i Grandi della Terra sono i Grandi, sono quelli più importanti, quelli che hanno il potere di vita e di morte su tutto il pianeta.
Cittadina: Accipicchia, ma non è pericoloso che questi signori abbiano tutto il potere? Ma no, forse sono dei santi, delle persone che si donano agli altri. Ma per tutta la loro vita? È tanto tempo...
Anche noi, nella Repubblica Y, sa, diamo il nostro contributo per il bene comune, ma lo facciamo, con grande sacrificio, per un tempo molto limitato e tra l'altro sappiamo, con nostra grande gioia, che ciò può accadere solo per una volta nella vita! Già, noi non possiamo essere sorteggiati che una volta in tutta la nostra vita, per fortuna. Perché altrimenti come faremmo con il nostro lavoro, con la nostra famiglia? Beh, allora, in confidenza le dirò che anch'io sono un deputato della Repubblica... sì, ma della Repubblica Y.
Venditore: Ma su, signora, non mi faccia ridere...
Cittadina: No, non sto scherzando... sto andando nella capitale del mio paese perchè, lei si stupirà, anche io sono una specie di deputato, come li chiama lei, nel mio paese.
Venditore: Lei un deputato della Repubblica? E allora, mi scusi, dov'è il suo trolley?
Cittadina: Ma quale trolley? Io ho una valigia. Vado là per pochi giorni perché dobbiamo discutere di alcune cose. Sa, ho anche lasciato la mia famiglia a casa. Ma... mi hanno estratto a sorte e per dovere civico non posso dire di no. È un obbligo morale! Il mio Paese mi chiama, devo svolgere un compito ben preciso. Mi hanno sorteggiato! Già! Io per la verità avrei preferito continuare a occuparmi della mia famiglia. Ora poi che mi è anche nato un nipotino! Ma il dovere è dovere. Ti chiamano e devi andare. Oggi a me, domani a te... ma insomma, dicevamo, invece lei ogni settimana fa su e giù Roma-Livorno, in aereo!
Venditore: Mah, mi sembra tutto così strano! Quindi voi venite rimborsati solo degli stipendi che perdete? Da noi, questo accadeva in passato per le giurie popolari. E a quel che ricordo funzionavano anche bene perchè i cittadini, informati dei termini delle questioni, si esprimevano con grande senso di responsabilità. Comunque, tornando a noi... in confidenza, ci pagano molto bene... e il lavoro dura - o meglio, salvo crisi di governo, che peraltro cerchiamo di evitare - dura cinque anni alla volta.
Cittadina: Alla volta? E che vuol dire?
Venditore: Sì, cinque anni alla volta nel senso che poi se veniamo rieletti possiamo continuare a essere deputati e senatori... C'è qualcuno nel nostro Parlamento che è lì da settant'anni.
Cittadina: Come, non ha mai fatto un altro lavoro?
Venditore: No, ma è impegnativo risolvere i problemi del paese...
Cittadina: Ma scusi, ma come fa a conoscere i problemi del paese se non ha mai svolto un vero lavoro? E soprattutto... se non sta mai a casa sua, nella vita vera... quella normale, voglio dire...
Venditore: Ma che vuol dire... ci sono degli esperti che ce li raccontano, i problemi del paese, e altri esperti che ci aiutano a risolverli.
Cittadina: Ma mi dica, è bello il lavoro di deputato?
Venditore: Oh, sì, è bello perché ti senti importante... SEI importante... tutti ti riveriscono...
Cittadina: Certo deve essere difficile rimanere umili...
Venditore: E perché si dovrebbe rimanere umili? Importante è essere rieletti!
Cittadina: Cosa significa essere rieletti?
Venditore: Significa che i voti dei cittadini ti fanno di nuovo andare là a difendere gli interessi del popolo, del paese... della nazione.
Cittadina: Cioè i suoi interessi?
Venditore: Ma sì, è ovvio, anche i miei interessi, anche se... sa io sono 29 anni che siedo in Parlamento e...
Cittadina: ...e non sa più quali sono gli interessi della gente comune?
Venditore : Ma no, è che devo dire... la vita a Roma, è così bella, così piena di cose, di prestigio. Tutti ti trattano con grande riguardo... tutto è così semplice. Basta, non dico comandare, ma chiedere e... tutti corrono!
Cittadina: E lo stipendio è anche molto buono.
Venditore: Sì, è molto buono. E poi, oltre allo stipendio ci sono i regali, le facilitazioni... tutti si fanno in quattro per compiacerti... ma non è tanto questo... è che entri a far parte di un mondo esclusivo, aperto solo a noi... e in cui tutti, dico tutti, quando siamo lontano dalle telecamere, ci diamo del tu! Insomma... è bellissimo.
Cittadina: E quindi lei ci tiene a essere rieletto, come dice lei.
Venditore: Certo che ci tengo, dà luce alla mia vita, mi dà l'impressione di aver raggiunto il top di ciò che potevo raggiungere.
Cittadina: Ho capito. Ma insomma per lei la cosa più importante è essere rieletto. E quindi farebbe qualsiasi cosa pur di essere rieletto.
Venditore: Certo! Così potrò difendere gli interessi dei miei elettori!
Cittadina: Ma mi scusi, se difendere gli interessi dei suoi elettori volesse dire rinunciare alla sua carica, al suo posto in Parlamento, lei che cosa farebbe?
Venditore: Eh no, mai! Mai potrei rinunciare a un posto in Parlamento.
Cittadina: Ecco, dunque, allora le dico, vede, io sto andando in un paese di sogno dove non esiste il Parlamento ma esistono gruppi di cittadini che, estratti a sorte, a rotazione, si occupano della cosa pubblica. Sa, per noi è tutto un po' faticoso perché nel periodo in cui siamo chiamati a occuparci di politica dobbiamo abbandonare la nostra casa, il nostro lavoro, in cambio di una paga pari a quella che già guadagniamo. Un po' come era per voi la naja, sa? Ma in fondo lo facciamo volentieri perché sentiamo che è un nostro dovere, che è per migliorare quel mondo in cui i nostri figli e noi stessi vivremo in futuro.
Venditore: Ma come è possibile tutto ciò? E quindi può capitare che cittadini anche incolti e incapaci si debbano occupare di cose difficili?
Cittadina: Già, può capitare, perché noi utilizziamo l'estrazione a sorte. Sa come accadeva nell'antica Grecia? Ecco, così. Solo che oggi è più facile, perché oggi c'è internet e in attimo siamo tutti in comunicazione! Non è bello?
Venditore: Ma dunque voi rischiate che persone incapaci e impreparate vadano a gestire la cosa pubblica?
Cittadina: Ma perché, lei è sicuro che fino a oggi nel Parlamento del suo paese ci siano state solo persone capaci e preparate? Comunque, nella Repubblica Y non ci sono cariche affidate a singoli individui, ma istituzioni collegiali che preparano le leggi. Poi, per approvarle o meno, vengono costituite per sorteggio delle giurie composte di persone normalissime come me. Come nelle giurie popolari che diceva lei prima. Ancora oggi negli Stati Uniti decidono addirittura della vita o della morte di un imputato! Ecco, quella è la rappresentazione della vera democrazia. Quelle sono persone comuni, forse anche impreparate ma mosse da un genuino spirito di giustizia, a tutela degli interessi della loro comunità, nella quale torneranno subito dopo, sapendo che le loro decisioni ricadranno anche sulla loro vita futura. E visto che le nostre giurie di cittadini sono composte da un numero abbastanza alto di persone, la presenza di qualcuno meno preparato o incapace non incide minimamente sul funzionamento dell'istituzione.
Venditore: Mah! Può essere, ma... mi scusi... il sistema che lei propone mi sembra complicato, farraginoso... come si fa a organizzare una cosa del genere?
Cittadina: È più facile di quanto si creda e, se mi darà un po' di tempo, glielo spiegherò nei dettagli. Intanto le dico che nel nostro mondo non c'è più bisogno neanche di guardie del corpo. Non c'è più corruzione. Si risparmia un sacco di soldi e i conflitti sono ridotti ai minimi termini. Che ne dice signore? Vuol venire nel mio mondo?

Venditore: Ma neanche per sogno! Come cittadino, magari sì... ma come deputato, certamente no! Io voglio rimanere nel mio... che mi piace così tanto! Elezioni! Elezioni sempre! Lasciamo che i nostri cittadini si illudano di avere il potere di decidere! Elezioni, elezioni sempre!!!

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