mercoledì 28 febbraio 2018

Qualche difetto di sistema


Ad analizzare i difetti del sistema rappresentativo basato sulle elezioni si è applicato con particolare efficacia Paolo Michelotto, definito dalla giornalista Sonia Fenazzi “il blogger della democrazia diretta”.
Nel suo saggio “Democrazia dei cittadini”  (potete leggerlo e scaricarlo gratuitamente qui: http://www.paolomichelotto.it/blog/wp-content/uploads/2010/01/democrazia-dei-cittadini-A4-del-25-01-10.pdf) così li elenca:

Non rappresentazione
Le persone elette come rappresentanti non rappresentano demograficamente il paese. Sono spesso più ricchi e più educati, c’è una predominanza dei maschi e della razza maggioritaria, del gruppo etnico e della religione più diffusi, rispetto a un campione estratto a caso dei cittadini di quel paese. Spesso ci sono delle professioni che predominano, come quella degli avvocati in Italia o degli impiegati in Danimarca.
Conflitti di interesse
Non sempre gli interessi degli eletti coincidono con quelli dei loro elettori. Ad esempio gli eletti votano le loro retribuzioni. Il loro interesse è che il loro salario sia il più alto possibile, l’interesse dell’elettore è quello che sia il più basso possibile, visto che il salario degli eletti è pagato con le tasse dei cittadini. In Svizzera, uno dei pochi paesi al mondo dove la retribuzione degli eletti è soggetta a referendum popolare, lo stipendio degli eletti è uno dei più bassi d’Europa.
Corruzione
La concentrazione del potere che è caratteristico nel sistema rappresentativo facilita la creazione della corruzione. È più facile corrompere una sola persona, o un gruppetto di persone che decidono su un determinato argomento, piuttosto che tutto il popolo.
Partiti politici e oligarchia
Per partecipare alle elezioni ed essere eletto non bastano solo le qualità umane del candidato, ma bisogna far parte di una struttura organizzata, con conoscenze e soldi, chiamata partito. A volte le idee del candidato coincidono al 100% con quelle del partito, a volte no. Chi fa parte di un partito fa parte di una élite, che si contende il potere in un sistema oligarchico, di pochi.
Clientelismo e nepotismo
Spesso gli eletti nominano in cariche pubbliche persone legate a loro da rapporti di fedeltà, di riconoscenza o di parentela, invece che in base alla loro competenza, con gravi danni all’erario e mancanza di capacità nei punti chiave dell’amministrazione pubblica.
Mancanza di trasparenza
Nel sistema rappresentativo molte decisioni vengono prese tenendo all’oscuro i cittadini, con accordi di partito o di poteri economici.
Mancanza di rendicontazione
Gli eletti sono liberi in base alla Costituzione di agire come preferiscono. Le promesse fatte prima delle elezioni sono spesso disattese e a volte gli eletti agiscono diversamente dai desideri dei loro elettori. Spesso poi alle elezioni ci si basa su slogan che non dicono quasi niente delle intenzioni reali del candidato.


3 commenti:

  1. Per questi motivi io non ho votato. Da tempo ho realizzato che non è più una questione di facce, di destra o di sinistra ma è proprio il 'sistema' in sé come struttura di potere il quale abbraccia anche economia e informazione.

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  2. E' la considerazione che abbiamo fatto anche noi e ci ha spinto a scrivere il nostro saggio e a fare quanto ci è possibile per far conoscere la problematica e i progetti esistenti per cambiare le cose approdando a una reale democrazia.

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  3. Decisamente interessante, compliemnti....

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A che serve un presidente?

Con la grancassa di giornali e tivù (e inevitabili riverberi sui social) sta andando in onda l'elezione del presidente della repubblica....