lunedì 1 aprile 2019

La cosa più importante


Tra i libri segnalati dal blog di Beppe Grillo c'è anche quello di David Van Reybrouck (vedete più in basso la copertina).
Il recensore però non lo deve aver letto con la dovuta attenzione, perché non si è accorto della "scoperta" più importante del saggio dell'autore belga, e cioè che quella che ci siamo abituati a chiamare "democrazia" in realtà non lo è mai stata, ma anzi è nata proprio in funzione antidemocratica: si scelse (e Van Reybrouck elenca un buon numero di testi dei Padri Fondatori a dimostrazione di quanto ci svela) di governare tramite rappresentanti perché la sola idea di una reale democrazia faceva inorridire i mercanti e notabili usciti vincenti dalle rivoluzioni americana e francese. Perché, una volta liberatisi di nobili e aristocratici, avrebbero dovuto dividere il potere con il popolo? Meglio affidarlo a rappresentanti che condividessero i loro stessi interessi o vi si piegassero in cambio di una lucrosa "carriera" in politica. 
E questa non è cosa sulla quale si può sorvolare, perché da questo fatto dipende il funzionamento perverso del sistema di governo che ci fanno credere essere l'unico praticabile, proponendo come sola alternativa la tirannia.


In realtà un'alternativa esiste: il passaggio a una REALE democrazia. Nel suo libro (e l'abbiamo ripresa anche nel nostro "Democrazia davvero") Van Reybrouck, insieme allo studioso statunitense Terril Bouricius, si è anche avventurato a immaginare un'architettura istituzionale in grado di garantirne il funzionamento. Quello che manca per compiere un simile passo - l'UNICO capace di tirarci fuori dal pantano sempre più mefitico del sistema di governo rappresentativo basato su partiti ed elezioni - è la consapevolezza della natura oligarchica di quella che ci spacciano da due secoli per democrazia, messaggio assai difficile da far passare visto che, come insegnava Mark Twain, “è molto più facile ingannare la gente, piuttosto che convincerla che è stata ingannata”.



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