Mentre il Consiglio Superiore della Magistratura viene scosso, e non è la prima volta, da accuse di corruzione, vale forse la pena ricordare che da tempo, per evitare "il mercato politico delle vacche" in seno alla magistratura, più d'uno aveva avanzato la proposta di passare a estrarre a sorte i magistrati del CSM, come possiamo leggere in un articolo dell'anno scorso e come già nel 2014 invitava a fare Carlo Nordio.
Nell'articolo linkato, l'ex magistrato dichiara che "c’è un solo modo per attenuare il peso delle correnti e anche quello politico del CSM: estrarre a sorte i giudici che devono far ne parte. E, soprattutto, non far più nominare alcuni membri dal Parlamento. Con un Consiglio Superiore della Magistratura formato da soli giudici si garantisce un’assoluta indipendenza dal poter politico. Oltre, ovviamente, a garantire la separazione dei poteri."
Al giornalista che gli chiede cosa intende per "estrarre a sorte", risponde: "Esattamente quello che ho detto: estrarre a sorte i nomi pescando in un bacino di giudici che hanno avuto almeno quattro promozioni durante la loro carriera. In questo modo è sicuro che qualunque nome verrà estratto farà parte per forza dei migliori della categoria."
Il fatto che non si sia ancora optato per questa soluzione la cui praticità ed efficacia è lampante, dimostra una volta di più quanto i Signori Politici siano attaccati al loro potere di controllo su tutto ciò che li circonda, dalla magistratura alla tivù pubblica. Anche per liberarci di loro "c'è un solo modo": passare a una reale democrazia basata sul sorteggio e una nuova architettura istituzionale, in modo che a prendere le decisioni di governo siano, a turno, tutti i cittadini e le cittadine giacché come ci insegna Jacques Rancière "Il buon governo è il governo di coloro che non desiderano governare".
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